Dopo una settimana dal termine dal triplice impegno tricolore messo in campo da Libertas Ceresetto e Cellina Bike (Campionati Italiani cronometro, Campionati Italiani strada professionisti, Campionati Italiani esordienti e allievi maschili e femminili), è tempo di bilanci per un comitato organizzatore che ha dimostrato che anche le società giovanili possono raggiungere livelli di eccellenza nell’organizzazione di eventi professionistici.
“Libertas Ceresetto e Cellina Bike sono due squadre che hanno l’obiettivo innanzitutto di promuovere il ciclismo giovanile in Friuli-Venezia-Giulia e in Italia – ha spiegato Christian Murro di Libertas Ceresetto e coordinatore di questi tre eventi tricolori – un anno fa si è presentata l’opportunità di organizzare un evento di questo livello, e devo ringraziare Stefano Bandolin e l’Assessore Regionale allo Sport di Friuli-Venezia-Giulia Mario Anzil per l’aiuto che ci hanno dato. A una settimana da questo evento devo dire che tutto è andato bene, il livello della nostra organizzazione è stato alto, e di questo ne siamo felici.”
Un evento che è stato un mezzo di promozione senza eguali per la regione Friuli-Venezia-Giulia con numeri sbalorditivi in termini di persone fisicamente presenti sul territorio.
“Da Udine a Gorizia, da Gradisca a Palmanova, abbiamo riempito tantissimi hotel – prosegue Christian Murro che è anche organizzatore del Giro della Regione Friuli-Venezia-Giulia per Elite e U23 – negli ultimi giorni abbiamo davvero faticato a trovare camere disponibili, perché l’agenzia che si è occupata dell’accoglienza ha accolto ben 4.200 persone tra atleti, staff e genitori.”
Queste parole dimostrano quanto il ciclismo sia uno spettacolare mezzo di promozione turistica del territorio; inoltre, gli organizzatori hanno pensato bene di organizzare un Campionato Italiano che coinvolgesse diverse località simbolo del Friuli-Venezia-Giulia.
“Nel disegnare i percorsi del Campionati Italiani professionisti abbiamo voluto attraversare luoghi come Grado, Aquileia, Palmanova, Cividale, Cormons, il Collio, il Collio Brda, che è la parte slovena del Collio – spiega Murro – non abbiamo quindi solo attraversato gran parte del Friuli Venezia Giulia, ma abbiamo anche toccato siti storici e significativi della nostra regione. Sicuramente uno dei momenti più emozionanti è stato vedere Piazza Unità d’Italia di Trieste e Piazza della Vittoria a Gorizia e la salita di San Floriano del Collio gremite di gente. Non solo. I Campionati Italiani su strada sono stati trasmessi in diretta per due ore, con collegamenti in oltre 100 Paesi del mondo. Dal punto di vista dell’immagine, il Campionato Italiano dei professionisti ha dato un risalto eccezionale al nostro territorio.”
Risultati che non sono casuali, ma sono frutto di un lavoro di costante lavoro proseguito per mesi di una organizzazione capace di raggiungere l’eccellenza anche con l’organizzazione del Giro della Regione Friuli-Venezia-Giulia.
“Il Giro della Regione Friuli-Venezia-Giulia è una macchina organizzativa ben rodata, che portiamo avanti da otto anni – ha confermato Murro – ma questa volta, con il Cellina Bike e tanti nuovi volontari, ci siamo messi alla prova con un evento unico. È stato un grandissimo lavoro, un vero “work in progress”. E lo staff si è dimostrato all’altezza della sfida.”
Una sfida che ha regalato momenti emozionanti che sono, senza dubbio, il carburante necessario per far fare ulteriori passi avanti al mondo del ciclismo giovanile.
“Le gare giovanili sono una festa, non solo per i ragazzi ma anche per noi organizzatori. Per molti atleti si è trattato di una vera trasferta fuori casa, con la possibilità di correre indossando la maglia della propria rappresentativa: un’emozione immensa. Abbiamo avuto oltre 900 partenti tra maschi e femmine, e il percorso è stato molto apprezzato. Vedere il Pala Bigot con tutti questi ragazzi e ragazze è stata una grande emozione, così come lo è stato il giorno in cui avevamo allestito tutto il villaggio d’arrivo ai Campionati Italiani cronometro a San Vito al Tagliamento.”
(Foto: Bolgan)